TRATTAMENTO DELLA SINUSITE CRONICA

Una sinusite cronica rappresenta sovente l’evoluzione di forme acute o subacute recidivanti soprattutto quando non adeguatamente trattate. Ricordiamo forme croniche ab inizio quale quelle secondarie ad affezioni dentarie (forme mascellari) e a processi di natura allergica. Condizioni favorenti sono malattie del ricambio, disfunzioni epatiche, malattie renali e tutto ciò che incide sui meccanismi generali di difesa.
Forme cliniche: muco-purulenta, purulenta, da iperattività della mucosa a stimoli cronici (allergia.ecc.)
La sintomatologia nelle sinusiti croniche è spesso sfumata comprendendo ostruzione nasale, sensazione di peso facciale secondaria alla congestione della mucosa e allo scarso drenaggio dei seni, rinopiorrea unilaterale, iposmia, cacosmia soggettiva, cefalea diffusa più intensa al mattino che tende a scomparire durante la giornata. La sintomatologia può assumere caratteristiche differenti in relazione alla localizzazione.
Complicanze: ossee (osteomielite frontale), endocraniche (meningite purulenta, ascesso cerebrale frontale, tromboflebite), orbitarie.


QUALI ESAMI ESEGUIRE E PERCHE’
Fondamentale per la diagnosi è l’anamnesi, l’esame obiettivo e le indagini strumentali. All’esame obiettivo nasale si effettua la rinoscopia anteriore e posteriore in cui si può apprezzare la presenza di edema, iperemia, atrofia, o croste nasali si possono poi osservare delle secrezioni purulente o scolo mucopurulento a livello rinofaringeo. Bisogna inoltre effettuare un’attenta valutazione delle condizioni dei denti al fine di escludere un’eventuale causa odontogena e valutare la dolorabilità alla digitopressione dei punti di emergenza del nervo sovraorbitario, infraorbitario e fossa canina indicativi rispettivamente di un interessamento dei seni frontale, etmoidale e mascellare. Le indagini strumentali da effettuare sono : la diafanoscopia , Rx in proiezione laterale, frontale, submento-vertice, occipito-buccale, resta comunque la TC l’indagine d’elezione per la capacità di discriminare in maniera ottimale l’interfacce osso-aria, osso-fluido, aria-fluido.


QUALI RISULTATI SONO PREVEDIBILI
Diafanoscopia: dimostra la mancata o ridotta transilluminazione del seno malato, quindi l’occupazione di una cavità aerea da secrezione o tessuto iperplastico.
RX: dimostra opacamente dei seni paranasali quando coinvolti in un quadro sinusitico o aplasia dei seni.
La TC eseguita senza mezzo di contrasto ed in proiezioni assiali e coronali, permette l’identificazione di varianti anatomiche che potrebbero rappresentare fattori di complicanze o rischio chirurgico (conca bullosa , deiscenze della lamina cribrosa dell’etmoide, ecc) , ispessimento della mucosa dei seni, alterazioni dell’osso, opacità sinusali per stasi di secrezioni, cisti da ritenzione , polipi nasosinusali. Sara inoltre possibile differenziare la mancata transilluminazione e o l’opacità radiografica dovuta ad un processo sinusitico purulento cronico da quella legata a reazione iperplastica della muosa o ad una cisti endosinusale odontogena (ombra a palla).


• TERAPIA
Per quanto riguarda la terapia delle sinusiti croniche, nelle varie espressioni anatomo-cliniche deve essere sottolineato il concetto che l’intervento chirurgico deve essere eseguito quando ogni altro provvedimento terapeutico , causale o sintomatico si sia dimostrato del tutto inefficace. Il primo approccio è quindi di tipo medico con una terapia antibiotica ad ampio spettro per 4-6 settimane che dovrebbe portare alla completa risoluzione, mucolitici e mucoregolatori, cortisonici che permettono di ridurre la rinorrea e il dolore facciale, gli antistaminici, cromoni, lisati batterici, lavaggi nasali con soluzioni iso- o ipertonica.
La terapia chirurgica si avvale di una moderna tecnica endoscopica nota con l’acronimo FESS- Chirurgia Endoscopica Naso-Sinusale e con l’impiego del microdebrider, uno strumento che permette la contemporanea dissezione ed aspirazione della mucosa naso-sinusale coinvolta nell’infiammazione cronica. Con questo intervento si liberano le aree chiave di comunicazione tra naso e seni paranasali permettendo di nuovo la ventilazione ed il drenaggio con un perfetto ritorno al normale funzionamento dei seni paranasali. Questo tipo di chirurgia comporta, generalmente, una breve degenza essendo funzionale e poco invasiva.